Un ex marine viene coinvolto suo malgrado nel tentativo di stabilirsi su di un pianeta particolarmente ricco di specie vegetali ed animali e di sfruttarne le grandi risorse: quando però la razza indigena si ribellerà a questo colonialismo cosmico, l’uomo passerà dalla loro parte per guidarne la rivolta.
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Assegno un voto poco superiore alla neutralità in omaggio al lavoro, alla fantasia ed alla tecnologia. Per il resto è una parabola in salsa ecofuturista, preparata con dosi abbondanti di pseudoreligiosità di marca scadente e di stucchevole politically, e socially, correct. Eccellente l'attore che interpreta il colonnello "cattivo", ottimo Worthington, l'unico vero protagonista, bravina ma sgradevole come sempre la Weaver, inutile ed addirittura controproducente Michelle Rodriguez ( ...qualcuno mi spieghi che senso aveva la sua parte). Gli altri non meritano lo sforzo della menzione.
Le note positive della trama sono la splendida battaglia aerea finale, e l'evoluzione della storia d'amore fra il protagonista e la bella alienina dagli occhi di gatta, che porta l'eroe a diventare il capo del clan in una dimensione addirittura profetica.